Il rubinetto è un dispositivo di regolazione del flusso di materie liquide o aeriformi installato all'estremità (quindi regolazione dei flussi in uscita) o nel mezzo (quindi regolazione del flusso di passaggio) di un condotto, di una tubatura o di un serbatoio. Nel primo e terzo caso si parla più propriamente di rubinetto, nel secondo di valvola.
Si distingue tra rubinetteria idrosanitaria, normalmente rifinita a mezzo verniciatura o processi galvanici e rubinetteria gialla o grezza, come i rubinetti per il combustibile o apparecchiature meccaniche.
I più antichi rubinetti erano del tipo a maschio e sono attestati fin dall'epoca romana. Il rubinetto a vite (o vitone) è attribuito all'inglese Thomas Grill, che l'avrebbe inventato agli inizi dell'Ottocento. Dagli anni settanta del Novecento è stato messo a punto il miscelatore a dischi ceramici, benché i primi esperimenti di miscelazione siano più antichi.
L'ottone cromato è uno dei materiali più diffusi per la realizzazione di rubinetti. La lega di ottone è lavorabile solamente con l'aggiunta di piombo che durante la fusione e la lavorazione a caldo, si deposita negli strati più superficiali del rubinetto. Il tenore di piombo è compreso fra lo 0.5 e il 3% del peso della lega finale in ottone cromato. L'ottone delle rubinetterie può essere sia opaco che lucido, ma il suo utilizzo al vivo è limitato alle linee in stile classico.
Ma è bene specificare che l'ottone oggi è producibile senza l'utilizzo di piombo sia per criteri normativi che per l'abolizione del piombo quale metallo considerato gravemente dannoso per la salute.
L'ottone cromato ha un aspetto simile ed è facilmente confuso con l'acciaio inossidabile. Lo strato superficiale di piombo può essere asportato e ingerito, a seguito del contatto con l'acqua che scorre.
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